Il buon pastore ha lo sguardo gentile e trasognato di chi per gioire non ha bisogno di lussi. Dal contatto con la natura trae la sua forza e dai suoi occhi limpidi, generosi e lievemente malinconici, traspare la preoccupazione per un futuro forse troppo antropocentrico. Con il braccio, sostiene un agnellino ferito, a riprova che, nel gregge, nessuno dovrebbe essere lasciato indietro.